martedì 17 settembre 2013

Il problema degli schermi digitali

Negli ultimi due anni hanno preso campo in maniera clamorosa gli smartphone, ovvero "cellulari" in grado di navigare sul web come con un pc. Ormai buona parte delle persone seguono siti e social network più sui loro telefoni o tablet che da cari vecchi pc, scorrendo tranquillamente album fotografici e tutto quanto gli si ponga davanti in rete. Il problema sta nel fatto che rispetto agli schermi dei Pc, quelli degli smartphone sono sensibilmente più piccoli con una naturale compressione dei cristalli al loro interno che comportano una compressione delle immagini esagerata che induce ad un contrasto spesso eccessivo. L'impressione anche che ho, è che spesso il livello di contrasto di tali schermi sia già di default impostato più elevato come se non bastasse, in modo da rendere le immagini più sgargianti e colorate. Tutto questo produce un buon effetto sulle foto scattate direttamente dai telefoni stessi ma va a discapito delle immagini trattate in post produzione con tanto amore da chi si occupa di fotografia sia a livello amatoriale che professionale. Già se guardiamo la differenza tra un comune schermo Pc Desktop e quello di un portatile noteremo come nell'80% dei casi le immagini saranno diverse e risulteranno molto più contrastate sul Desktop. Ho provato a caricare la stessa immagine sul mio Notebook, sul mio Desktop, sul mio cellulare e su quello di mio fratello... risultato? Quattro immagini a livello di contrasto e saturazione diversa. La domanda è quindi: l'immagine che sto vedendo sul mio schermo è quella reale oppure no? Nel mio caso ho notato che quando mando le foto in stampa il risultato che vedo è lo stesso che vedo nel Notebook dove lavoro e preparo le foto. Non avevo mai dato peso alla taratura degli schermi ma credo che al giorno d'oggi sia importante, e che la visualizzazione di foto su supporti portatili come i telefoni non renda spesso giustizia a chi la foto l'aveva tarata diversamente.

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